La castagna, il simbolo dell’autunno

una nutrizionista per amica

Di cosa potevamo parlarvi nella nostra rubrica “Una nutrizionista per amica” se non delle castagne? Buonissime in compagnia, con un bicchiere di vino davanti al camino…e approvate pienamente anche dalla nostra biologa nutrizionista!

Castanea vulgaris, questo il nome scientifico della castagna, tipico frutto della stagione autunnale, il cui primo pregio è che ci permette di trascorrere ancora qualche ora all’aperto mentre ne facciamo raccolta lontani dall’inquinamento delle città. I nostri boschi, infatti, sono ricchi di castagneti, coltivati o selvatici, in cui passeggiare per godere degli splendidi paesaggi che la campagna toscana regala in questo periodo.

Le castagne sono il frutto del castagno e si distinguono dai marroni perché questi ultimi derivano da alberi appositamente coltivati per la raccolta. In Italia le varietà di castagno selvatico sono tantissime, di cui le più famose crescono proprio Mugello.

Dal punto di vista nutrizionale le castagne hanno mille pregi. Innanzitutto sono un vero concentrato di sali minerali e oligoelementi, tanto da essere considerate dei veri e propri ricostituenti per il sangue e il sistema nervoso.

Le tabelle ci parlano di contenuto proteico per il 7%, 9% di lipidi e 84% di carboidrati. Ma andando avanti scopriamo che contengono fosforo, calcio, ferro e potassio, oltre a rame, manganese e zico, vitamine (A, B1, B2, B3, B5, B9 ed anche vitamina C), grandi alleati naturali contro la fatica! E non è tutto: le castagne contengono amminoacidi essenziali come isoleucina, fenilananina, triptofano, treonina, metionina, istidina, valina, leucina, lisina. Contrariamente a quanto si pensa, sono poco caloriche e ricche di fibre. Sono perfette anche da sole, ma per un pasto completo abbinatele a un alimento proteico, come ricotta, fiocchi di latte, yogurt o tofu!

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