Sostenibilità e consumo critico in classe, nell’era di whatsapp….eppur si può !

Senza categoria una nutrizionista per amica

Si è concluso da qualche giorno e con grande soddisfazione, il progetto Saperi e Sapori realizzato da FairMenti in collaborazione con la classe 1 F della suola primaria di secondo grado Carducci a Firenze. Il progetto, presentato nell’ambito del bando “Le Chiavi della Città”, ha visto la partecipazione di una classe prima grazie al tenace e volitivo intervento della Prof. Maria Angela Quinto che ha fortemente voluto ed ottenuto questo progetto per sensibilizzare e responsabilizzare i ragazzi rispetto al valore del cibo e dei processi produttivi e commerciali che ne controllano la distribuzione nel mondo. Nel progetto si è fatto anche espresso riferimento alle modalità alternative del commercio equosolidale il quale, nato come alternativa al grande monopolio delle multinazionali, supporta e guida lo sviluppo dei paesi più poveri garantendo giusti salari e condizioni di pari opportunià, sviluppo e tutela. Il progetto è partito da un’analisi del ruolo del cibo nella vita quotidiana; ruolo che prima di tutto è biologico e sociale. Il cibo infatti, fin dalla nascita, ha un valore primario perchè legato alla sopravvivenza individuale ma è anche strumento di relazione e di comunicazione poichè mediatore della vita di relazione attraverso condivisione di esperienze sensoriali e memorie collettive. Abbiamo evidenziato ai ragazzi l’importanza della corretta alimentazione e della qualità nutrizionale ma anche il valore del sedersi a tavola, di organizzare una festa dove si condivide il piacere del cibo, le ricorrenze importanti legate a preparazioni gastronomiche tipiche come il Natale che aiutano a stabilire rapporti più intensi. Siamo passati ad approfondire il nostro modo di usare il cibo, la più o meno diffusa attitudine allo spreco, che appartiene un po’ a tutti noi. Infine il lavoro si è concentrato su produzione e distribuzione delle risorse alimentari; metodi di coltivazione estensivi ed intensivi su scala planetaria a confronto con piccole realtà locali dei consorzi e delle cooperative nei paesi in via di sviluppo obiettivo del mercato equosolidale. Grazie a quest’ultimo è possibile ottenere una maggior tutela delle popolazioni garatendo prezzi equi, giusta ricompensa del lavoro, divieto dello sfruttamento e del lavoro minorile, la protezione dell’ambiente e delle risorse naturali. Per far toccare con mano tutto questo ai ragazzi, nel nostro ultimo incontro, ci siamo recati a visitare una bottega del mercato equosolidale a Firenze. E’ stata un’esperienza al di soprea delle aspettative ! Vedere nei ragazzi tanta curiosità, attenzione ed interesse è stato il giusto compenso all’impegno speso. Tutti hanno fatto acquisti, portandosi a casa un prodotto destinato alla sostenibilità. Seppure siano stati affrontati concetti certamente non familiari ed illustrato processi complessi, il risultato è stato un coinvolgimento della classe su tutto quanto trattato. La riflessione che ne nasce è che mostrare, in concreto, come sia possibile optare per scelte che sostengano ed incoraggino l’equità e le pari opportunità di sviluppo, unitamente all’attenzione per la Natura e le risorse del pianeta, anziché generare discriminazione, disuguaglianza, malnutrizione e depauperamento delle risorse, sia il modo più efficace e sicuro per educare oggi a temi che sono irrinunciabili. Certo è che il contributo e la volontà di noi educatori è fondamentale. La responsabilità che siamo in grado di prendere rispetto all’impegno di una riflessione critica da trasmettere ai più giovani su dinamiche spesso insane che ci governano sia nei rapporti tra essere umani sia nei confronti del pianeta su cui viviamo, farà la differernza per la possibilità di correggere ciò che non va e gettare le basi per il futuro e la sopravvivenza della nostra specie. Onore e merito dunque a persone come questa Prof che ha dato fiducia al potenziale della sua classe ed è stata ripagata… e che prima di entrare nella bottega che abbiamo visitato ha intimato : “ ….e buttate via la chewingum ….non è bello masticare davanti alle persone”.

Una semplice banale ma spesso ahimè dimenticata lezione di buona educazione. Grande Prof !!

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