Acqua, l’elemento essenziale tra ambiente e nutrizione

una nutrizionista per amica

Il 22 Marzo scorso si è celebrata la giornata mondiale dell’acqua. Una tra le diverse ed importanti giornate a tema ambientale-alimentare promosse dalle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica e gli Stati in merito alla sostenibilità e disponibilità di questo elemento naturale essenziale. Si, perchè in realtà, anche se poco ci si pensa, l’acqua è un elemento di cui non si può fare a meno, protagonista di molti e diversi processi vitali sul pianeta che non coinvolgono solo l’Uomo ma tutta la biosfera. Aspetti biologici si alternano a fabbisogni dettati dalle attività dell’uomo, da quelle agricole alimentari alle igienico sanitarie.

Ecco perchè è importante ricordare che la disponibilità di acqua sul pianeta è un bene da preservare e un diritto da garantire a tutti i popoli anche se nella realtà dei fatti per molte persone nel mondo ciò non è un obiettivo ancora raggiunto. Ad oggi l’acqua non è un bene ugualmente accessibile e disponibile nelle diverse aree del pianeta causa varie motivazioni da quelle economiche globali, ai cambiamenti climatici e desertificazione. Siamo tutti d’accordo credo che l’acqua non dovrebbe andare sprecata e che è comportamento responsabile farne un uso adeguato, scegliere modalità di utilizzo sostenibili che non vadano ad alimentare il suo spreco e l’ inquinamento ambientale (come per le acque imbottigliate). Insomma le informazioni le abbiamo e se vogliamo possiamo avere moltissimi e diversi spunti di riflessione; in materia di acqua sappiamo che il futuro non sarà rose e fiori e le previsioni ci dicono di vari milioni di persone in più a rischio carenza….

Ma detto tutto ciò, abbiamo davvero una percezione esatta e reale di cosa l’acqua significhi per la vita sulla terra e cominciando da noi per la nostra salute ? Da un punto di vista biologico il nostro corpo è composto per il 75% da acqua. Cellule, tessuti e perfino la matrice ossea sono strutture organizzate intorno a molecole di acqua grazie alle quali le sostanze possono muoversi, fissarsi, organizzarsi ed espletare la loro funzione. L’acqua entra a far parte delle reazioni intracellulare ed aumenta il tasso metabolico. Ciò vuol dire che grazie all’acqua i nostri sistemi lavorano di più incrementando il dispendio energetico. Infatti quando assumiamo acqua a temparatura ambiente il nostro corpo compie un lavoro metabolico per riscaldarla fino a raggiungere la temperatura corporea (che è circa 37gradi), con aumento del dispendio energetico. D’altra parte la corretta idratazione dei tessuti, soprattutto quello muscolare, permette una migliore efficienza nei processi ossidativi ovvero quei processi che permettono alla cellula di bruciare substrati come zuccheri e grassi traendone energia. Una buona idratazione garantisce buona funzione e buona funzione equivale a migliore efficienza biologica che si traduce in un migliore stato di salute. Ma non è tutto, l’acqua permette i processi di diffusione delle sostanze nutritive negli spazi intercellulari, la distribuzione di sali e ioni prezioni, lo scarico di tossine prodotte agli organi deputati al loro smaltimento come i reni, la pelle, l’intestino; l’acqua, soprattuto se ricca in minerali quali magnesio e calcio aiuta la regolazione della pressione arteriosa e la fluidità del sangue, il corretto apporto di nutrimento all’epidermide, alle unghie e ai capelli. Favorisce i processi digestivi e tampona l’acidità gastrica, migliora la peristalsi intestinale e ammorbidisce le feci. L’acqua ci serve per termoregolare e quindi stabilizzare la temperatura corporea quando cambiano le condizioni ambientali. Molti dei nostri piccoli malesseri, più o meno cronici (cattiva digestione, stitichezza, dolori muscolari, cefalee, stanchezza cronica), sono acqua-dipendente e possono essere fortemente influenzati dallo stato di idratazione. Dunque se solo partiamo dall’analisi dei nostri bisogni endogeni vediamo già quante funzioni assolve l’acqua mentre noi neanche ci pensiamo. Ma l’acqua è anche la grande protagonista della produzione di cibo perchè senza acqua le piante non sono in grado di svolgere la loro funzione autotrofa di “produttrici”, primo anello della catena alimentare, in grado di fissare il carbonio dell’ anidride carbonica in molecole di valore nutritivo, cioè zuccheri e proprio a partire da acqua e luce solare. E poi i vegetali diventano nutrimento per gli animali tra cui anche l’uomo il quale, sempre grazie anche all’acqua, può trasformarne i prodotti ancora come fonte di nutrimento (latte, formaggio, uova tra quelli animali, frumento, cereali, legumi, tra quelli vegetali). E non abbiamo parlato del ruolo dell’acqua per mantenere condizioni igienico sanitarie essenziali. I paesi che si trovano in penuria di acqua, tra gli aspetti emergenziali devono affrontare anche quelli di tipo igienico-sanitario che si sommano inevitabilmente alla fame. E’ importante dunque nella vita di tutti i giorni assumere il giusto atteggiamento verso questa risorsa imparando ad usarla per noi e per gli altri nel modo più opportuno. Facciamo uso dell’acqua quotidianamente per idratarci preservando la salute; bere tra i cinque e i dieci bicchieri al giorno di acqua di fonte è la dose giusta. Non dimentichiamo che per la pulizia di casa o di noi stessi o per lavare gli alimenti non è affatto necessario far scrosciare il rubinetto; soprattutto impariamo a riutilizzare l’acqua che se non contaminata da saponi o sporco può essere raccolta per altri scopi, come l’innafiatura dei vasi sulla terrazza, la pulizia del bagno, la pulizia dell’auto, l’abbeveraggio degli animali domestici. Infine promuoviamo qualsiasi iniziativa volta a proteggere questa risorsa, a divulgarne le proprietà essenziali e il delicato equilibrio ambientale, su cui tutti dobbiamo lavorare, che ne governa la disponibilità su questa terra.

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