Quando i libri riprendono vita

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strumenti e operazione restauro 030

Il bar che abbiamo scelto non è molto affollato, anzi, sembra proprio la location ideale per la nostra prima intervista per il blog di FairMenti. Siamo un po’ emozionate: Luigia è un’amica di vecchia data ormai, ma il suo lavoro, per FairMenti, ha sempre avuto un ché di misterioso e affascinante.

Luigia Giusto, restauratrice di libri e beni archivistici, è un fiume in piena quando parla della sua attività. “Perché restaurare e conservare i libri nel 2014?- ci dice- Bè, semplice: perché se oggi noi possiamo scansionare le pagine dei documenti antichi e metterli on line a disposizione dell’umanità intera è solo perché questi documenti sono arrivati più o meno sani e salvi fino a noi. Se non continuiamo a conservarli e a salvaguardarli come faremo a tramandarli ancora ai nostri successori?“.

“Nel mondo del digitale questa cosa deve essere chiara- prosegue- tutto quello che ci è stato lasciato in eredità dalle grandi menti che hanno vissuto nel nostro Paese…e sono tante, tantissime- mi dice sorridendo- non può andare perduto“. Ed ecco allora che i restauratori di libri mettono a disposizione dell’umanità le loro conoscenze per salvare i libri, per dare loro una nuova vita.

Nella storia della comunicazione, i nuovi media si sono sempre affiancati ai loro antenati, costringendo questi ultimi a specializzarsi per sopravvivere, con ottimi risultati. La tv non ha fatto scomparire la radio, il cinema e il teatro, e “allo stesso modo- sostiene Luigia- il digitale non farà scomparire la carta. Almeno spero, ecco”.

Luigia adora il suo lavoro, glielo si legge negli occhi. “Ho deciso di restaurare libri un giorno in cui ho preso coscienza di un concetto tanto banale quanto fondamentale: i libri sono i custodi delle nostre idee, della nostra memoria. Non importa che parlino di cucina, di filosofia, di storia, che raccontino di vite banali o interessanti, che siano stati scritti da autori che ci piacciono o no…sempre e comunque rappresentano il pensiero di qualcuno che ha voluto dire qualcosa e lasciarla in sua memoria. E questa memoria noi abbiamo il dovere di conservarla“.

Restaurare libri e beni archivistici non è semplice. Sono necessari, infatti, macchinari, solventi, colori, carta…e molta pazienza. Luigia lavora in un laboratorio, Chartilia, nel cuore di Firenze, in via del Ghirlandaio 14 insieme a una collega. Un laboratorio bellissimo che da novembre si apre al pubblico, ogni sabato, per delle visite guidate che verranno presentate martedì 28 ottobre alla BiblioteCaNova dell’Isolotto alle 18.00. FairMenti ci sarà, e tu?

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