Expo dei Popoli sì, Expo 2015 no.

ambiente

Come spesso accade, la realtà è sfaccettata e le decisioni non sono semplici. Specialmente quando si cerca di puntare sulla coerenza. Ecco perché all’interno di FairMenti, in queste settimane, si è aperto un dibattito legato a Expo.

Nonostante il titolo molto invitante, “Nutriamo il pianeta”, Expo 2015 rappresenta quel modello di sviluppo a cui FairMenti cerca di opporsi, proponendo “eventi, servizi, cultura e comunicazione equosostenibili”.

Appalti truccati, corruzione, sfruttamento dei lavoratori, cementificazione selvaggia, compartecipazione di multinazionali che poco hanno a che fare con l’ecologia e lo sviluppo sostenibile, sono solo alcuni degli elementi che caratterizzano Expo 2015, dove poco spazio hanno le piccole imprese agricole e le comunità locali, che invece sono fondamentali per una gestione eco-compatibile delle risorse. Così come indispensabile è parlare di sovranità alimentare, trasparenza della filiera, mantenimento della biodiversità e remunerazione equa dei produttori, temi che mancheranno, invece, nell’Expo milanese.

Per questo motivo FairMenti ha deciso di opporsi a Expo, aderendo al manifesto di posizionamento di Cospe, ma contemporaneamente di non tirarsi fuori del tutto dal dibattito che vi gira intorno. Grazie all’invito di Cospe, infatti, la nostra associazione parteciperà agli incontri toscani legati a Expo dei Popoli, il forum internazionale della società civile e dei movimenti contadini che si svolgerà a Milano dal 3 al 5 di giugno 2015, per rispondere alla sfida di “Nutrire il Pianeta” applicando i principi della Sovranità Alimentare e della Giustizia Ambientale.

Come si legge sul sito

il Comitato organizzatore è composto da oltre 40 organizzazioni no-profit italiane che hanno sottoscritto un Manifesto che offre chiare indicazioni sulle soluzioni da mettere in campo per vedere finalmente riconosciuti e garantiti il diritto ad un’alimentazione adeguata e un uso equo e sostenibile delle risorse naturali.

Obiettivi principali del forum sono quelli di affiancare le voci dei popoli a quelle dei governi e delle imprese transnazionali e di qualificare Milano e l’Italia come una delle tappe della società civile e dei movimenti mondiali verso i due grandi appuntamenti ONU dell’anno: l’Agenda di Sviluppo Post-2015 e l’Accordo globale contro il Cambiamento Climatico.

Il nostro scopo sarà dunque duplice: da una parte, infatti, parteciperemo a workshop ed eventi che porteranno alla stesura di una carta di buone pratiche toscane; dall’altra speriamo vivamente di incontrare in questo breve cammino organizzazioni e persone che, come FairMenti, fanno della sostenibilità sociale e ambientale la loro mission.

Sappiamo che questa partecipazione a Expo dei Popoli potrebbe esporci a diverse critiche, ma siamo consapevoli anche della necessità di fare rete e mediare per arrivare a parlare con un numero sempre maggiore di persone.

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