Etica e ambiente: cambierà qualcosa?

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Non è necessario essere cattolici per ritenere che la notizia dell’Enciclica del papa Francesco I sui cambiamenti climatici potrebbe avere dei riscontri positivi nella lotta all’inquinamento e per l’adozione di stili di vita più sostenibili.

Come sottolineato da GreenPeace, finora, infatti, le questioni legate ai rischi derivanti dalle emissioni di gas e del conseguente effetto serra e riscaldamento del pianeta, sono state quasi sempre relegate al mondo degli scienziati e degli economisti. Ma, nonostante gli effetti distruttivi dei cambiamenti climatici siano di giorno in giorno più evidenti e coinvolgano milioni di persone (soprattutto abitanti le aree più povere del pianeta, ma non solo), i governi per ora hanno avuto reazioni deboli di fronte al problema e alle prove scientifiche di quanto sta accadendo, limitandosi a ignorarle, o addirittura spingendosi oltre, negandole.

Il fatto che il papa, capo della Chiesa cattolica, abbia deciso di sottolineare al mondo come la questione ambientale abbia anche dei risvolti etici e morali, non fa che dar ragione alle associazioni e ai movimenti che negli ultimi anni si stanno adoperando per promuovere la sostenibilità sociale e ambientale, dando alle loro iniziative e richieste una portata globale.

Adesso i governi potranno ancora restare indifferenti? E le persone potranno continuare ancora a mettere in atto pratiche insostenibili per il nostro pianeta senza pensare alle conseguenze?

Impossibile rispondere. Quello che è certo, per noi di FairMenti, è che continueremo con pazienza nel nostro lavoro di promotori della sostenibilità, cercando, con semplici pratiche quotidiane, di diminuire l’impatto ambientale dei piccoli e grandi eventi che organizziamo.

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