SOS: Il mare rischia di diventare di plastica!

ambiente

“Fare la raccolta differenziata non serve a nulla!”. Quante volte avete sentito questa frase? Noi tante, tantissime. Troppe. Adducendo scuse che hanno sempre a che fare con la scarsa efficienza del sistema di riciclaggio dei rifiuti, molto spesso si giustifica così la negligenza dei cittadini.

Eppure i dati statistici per l’Italia sono abbastanza confortanti. Come si legge su un articolo di Repubblica.it pubblicato lo scorso ottobre

Sette Regioni (Piemonte, Lombardia, Trentino, Veneto, Friuli, Marche e Sardegna) hanno già raggiunto l’obiettivo del 50% di riciclo previsto dall’Unione europea come obiettivo per il 2020 e altre tre Regioni (Emilia Romagna, Valle D’Aosta e Umbria) appaiono vicine al traguardo (sono oltre il 46%).

Solo che poi il passaggio dalla raccolta differenziata al riciclo vero e proprio è difficoltoso e non sempre così diretto. Tant’è che sempre nello stesso articolo si legge che

il 27% dei Comuni raggiunge l’obiettivo del 50% ma di questi solo il 49% rispetta il target del 65% di raccolta differenziata che per legge avrebbe dovuto essere raggiunto a fine 2012

Cosa possiamo fare noi? Incrementare la raccolta differenziata, utilizzare meno plastica, attuare sempre buone pratiche, non sprecare gli imballaggi, e spingere i Comuni a migliorare i propri servizi. Proprio a proposito della plastica, una recente ricerca ha dimostrato che

Ogni anno finiscono negli oceani fra cinque e 13 milioni di tonnellate di plastica: una quantità che potrebbe coprire un’area compresa tra 21 e 64 volte gli 87,5 chilometri quadrati di Manhattan, e che potrebbe aumentare di dieci volte entro il 2025

Insomma, rischiamo di mandare i nostri figli a fare il bagno in un mare di plastica, anziché nelle acque limpide dove trascorriamo oggi le nostre allegre e spensierate vacanze estive.

E allora? Allora ricordatelo: la raccolta differenziata non è inutile, è il primo, indispensabile passo verso il riciclo dei materiali. Ecco perché in tutti gli eventi di FairMenti troverete dei bidoncini adatti a diversi tipi di rifiuto (specialmente se è il nostro catering a fornire il cibo). Leggete con attenzione le etichette, informatevi, chiedete. Ve ne saremo grati. E anche il pianeta lo sarà.SOS

About the Author:

Leave a Reply

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.